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DVDs in Collection: 10 Page # 1
Giovanni Veronesi
Commedia
Dnc

Tommaso, giovane disoccupato, è travolto dalla passione per Giulia e vive tutte le fasi dell'innamoramento. Barbara e Marco affrontano la loro prima crisi dopo anni d'amore: un figlio è la soluzione più idonea per risolvere i problemi? Ornella è una vigilessa che, per vendicarsi del tradimento del marito, decide di multare tutti gli automobilisti uomini che le capitano a tiro. Goffredo è un brillante pediatra che non vuole rassegnarsi all'idea dell'abbandono da parte di sua moglie dopo nove anni di felicità coniugale.
Damon Santostefano
Commedia
Warner

Appuntamento a tre
Matthew Perry e Neve Campbell in una piccola commedia degli equivoci
Dì sempre di sì al tuo datore di lavoro, per il semplice motivo che grazie a lui alla fine del mese porti a casa la pagnotta. A maggior ragione se sei Oscar Novak (Matthew Perry), giovane architetto di Chicago bisognoso di soldi, al quale un magnate industriale di nome Charles Newman (Dylan McDermott) - per cui potresti realizzare progetti fino a sbancare - ti chiede un favore. In fondo, non ci vuole niente, devi solo frequentare e tenere d’occhio la sua amante, Amy (Neve Campbell), sulla quale il boss ha qualche dubbio. Improvvisarsi qualcosa a metà strada tra l’investigatore privato e il falso amico: è questa l’impresa. Il problema è che alla fine dei conti un equivoco mina tutto il progetto. Quale? Beh, il caro Oscar, arruolato per la bisogna, non è un rassicurante gay come Newman pensava in seguito alle maldicenze di alcuni architetti concorrenti. È ovvio che, per la buona riuscita del film, il buon Oskie si innamorerà perdutamente della dinamica e affascinante donzella, e a quel punto la frittata è fatta. Poco male per Amy, perché il super-ricco Charles è proprio un mascalzone. Gradevolissima commedia al ritmo di una strepitosa colonna sonora jive jazz alla Cab Calloway, Appuntamento a tre conquista l’attenzione dello spettatore a partire dall’intrigante sigla. Il modello è chiaramente quello della commedia anni cinquanta alla Cary Grant, con un pizzico appena di Rob Reiner. Un po’ di manierismo (e qualche tentazione strappalacrime), quindi, ma la storia si fa perdonare grazie ad un buon ritmo e alla contagiosa simpatia di Matthew Perry, perfetto nella parte del romanticone imbranato. In DVD, Appuntamento a tre non offre particolari extra, ma può contare su un buon parco lingue: audio in italiano, francese e inglese, sottotitoli in diverse lingue, italiano e italiano per non udenti compresi. Un trailer cinematografico è l’unica dote che questo titolo porta agli appassionati di extra: troppo poco, ovviamente.

Commedia
Cecchigori

Nonostante gli ultimi pretenziosi film realizzati, Gabriele Salvatores passerà ai posteri con Marrakech Express: è in questo film che si riuniscono i temi principali della sua “letteratura”. È nei sogni dei girovaghi protagonisti di questa storia, che si racchiudono le malinconie di una generazione rappresentata dai trentenni stagionati, sopravvissuti non troppo bene al Sessantotto ed assurta a piccolo e logoro mito. E a proposito di miti, quello del viaggio come cura dell’anima, il mito del semplice “andare”, non è certo roba nuova di pacca: al massimo, Salvatores si può proporre come un Kerouac cinematografico in sedicesimo. Eppure, in Marrakech Express un certo respiro di libertà, una certa capacità di illusione, sono ancora presenti: basta buttarsi nella claustrofobica nullità esistenziale dell’ultimo film di Salvatores, Amnèsia, per capire che tutti i sogni di una generazione, la sua, si sono infranti contro la prosaicità del reale. Insomma, i trentenni che, dieci anni fa, al massimo si facevano una canna, ora sono quarantenni, gaudenti conviventi con ragazze molto più giovani, indossano giacche e camice trendy e, per il dolce vivere, cercano di smerciare cocaina a Ibiza. Che tristezza. Eccoli, quindi, i vecchi amici di Salvatores, in Marrakech Express: sono Diego Abatantuono (è lo smaliziato Ponchia), Fabrizio Bentivoglio (il timido Marco), Giuseppe Cederna (l’insoddisfatto Paolino) e Gigio Alberti (lo svaccato Cedro) che, insieme a Cristina Marsillach (Teresa) si buttano in un viaggio verso il Marocco, per andare a recuperare un amico (Massimo Venturiello) finito in galera per droga. L’SOS dell’amico in difficoltà è riuscito a riunirli, ma la strada li farà tornare compagni veri. La colonna sonora blues fa da perfetta cornice ad un “american dream” in versione un po’ europea, un po’ africana. In DVD, Marrakech Express offre il mero audio in italiano e la sottotitolazione in italiano per non udenti. Il fronte dei contributi speciali segue la linea ormai tradizionale dei dischi Cecchi Gori: ecco quindi le note biografiche e filmografiche del regista e dei principali protagonisti, la trama con riferimento alle scene, i ruoli dei protagonisti, i crediti del cast tecnico e, infine, un trailer cinematografico, non sottotitolato.

Commedia
Cecchigori

Seguito ancora più intimista di Marrakech Express, Turné, insieme a Mediterraneo e Puerto Escondido, riassume la tetralogia perfetta di Gabriele Salvatores: è in questi quattro film che il tema della fuga appare nitido, senza sovrastrutture estetiche, come accade nel più pessimistico Nirvana. Oltre alla fuga, ecco ancora i temi dell’amicizia (soprattutto maschile e a dispetto del disturbante influsso femminile) e della nostalgia. Insomma, la peculiarità per cui – volente o nolente – il regista ed autore milanese sarà ricordato, con buona pace dei convulsi film seguenti, da Denti al recente Amnèsia. Nel cast, gli amici di sempre: Diego Abatantuono è Dario, esuberante e vulcanico attore che, insieme all’amico, malinconico e depresso Federico (Fabrizio Bentivoglio) parte per una tournée teatrale che porta in scena “Il giardino dei ciliegi” di Checov. Il rito dell’on the road, ma questo Salvatores ce lo aveva già detto, lo si può officiare anche lontano dai deserti del West americano: in Marocco, in Messico o, semplicemente, in Italia. Non sono i sogni la cosa importante, quindi, ma ciò che noi ci mettiamo dentro. Durante questo tour teatrale Dario è agitato da un’ambiziosa speranza: il salto nel cinema, che deve avvenire attraverso l’intervento di un produttore americano, mentre Federico, dal canto suo, sembra accettare le giornate che gli piombano sulla testa con irritante rassegnazione. Dario ha, inoltre, un segreto da svelare all’amico: deve dirgli che si è innamorato della sua fidanzata Vittoria (Laura Morante), che è lui, insomma, l’uomo per cui Vittoria lo ha lasciato, facendolo piombare nello sconforto: difficile trovare il momento e, soprattutto, le parole per dichiararsi. Ma alla fine Dario si troverà di fronte ad una realtà molto diversa da quella che aveva immaginato e pianificato: crisi e paranoie da quarantenni nostalgici, ma che finiranno in un abbraccio cosmico, perché non sia mai che la generazione uscita dal Sessantotto covi del rancore (!). Un’ultima annotazione: la bella colonna sonora è del bluesman italiano Roberto Ciotti. In DVD, Turné offre audio in solo italiano e sottotitoli in italiano per non udenti. Gli extra sono i classici targati Cecchi Gori: la trama con riferimento alle scene, i crediti del cast tecnico, i ruoli del cast artistico, un trailer cinematografico originale (non sottotitolato) e, infine, le note biografiche e filmografiche del regista e dei principali protagonisti.
Stuart Baird
Azione
Warner

CHE L'INSEGUIMENTO ABBIA INIZIO. IL FUGGIASCO È ARMATO, PERICOLOSO, FORSE IN CONTATTO CON UN'ORGANIZZAZIONE SPIONISTICA. ALLE SUE CALCAGNA UN UOMO CHE NON SI FERMA DAVANTI ALLE DIFFICOLTÀ, DISPOSTO A PERDERE IL SONNO, A PERLUSTRARE PALUDI E CITTÀ, CASE E CANILI, MA NON A MOLLARE LA PRESA.

Drammatico
Buenavista

Apocalypse Now non è solo un film. È stato un evento straordinario, quasi un “corpo vivo” a sé. Qualcosa che va oltre tutto ciò che di magnifico ci viene mostrato sullo schermo cinematografico, e non solo per le sue vicissitudine storiche, per le incredibili “faccende” legate alla sua realizzazione, che hanno fatto sì che anni dopo, le riprese sul set della moglie di Coppola divenissero un vero “film sul film” (non un semplice documentario o backstage!), dal titolo Viaggio all’inferno. Pensato e scritto da John Milius e Francis Ford Coppola, quando ancora il Vietnam era una ferita aperta e iniziato a realizzare appena un anno dopo la fine delle ostilità (le riprese iniziarono il 20 marzo del 1976), Apocalypse Now - come racconta lo stesso Coppola - finì per diventare esso stesso un materiale esplosivo (“Non è un film sul Vietnam. È il Vietnam”), tirandosi addosso tutte le furie del mondo. Da un tifone che distrusse il set causando danni per oltre un milione di dollari, all’infarto che quasi uccise l’attore Martin Sheen, costringendolo a star fermo per oltre un mese, con il budget che saliva dagli iniziali 12 milioni di dollari a più di 31. Insomma per Coppola un bagno di sangue economico e fisico, con la troupe costretta per 238 giorni a vivere nella giungla filippina, luogo ideale per raccontare, attraverso il Conrad di Cuore di tenebra, l’orrore della guerra.
Ma non è solo l’orrore del Vietnam (pure presente e mai più così straordinariamente rappresentato) che il film mostra, ma quello della guerra in sé, di qualsiasi guerra. Guerra fatta dagli uomini e di uomini. Uomini veri, che hanno paura, che si divertono, che impazziscono. E uomini/eroi come il pluridecorato colonnello Kurtz (interpretato da Marlon Brando, che, per i pochi minuti in cui appare, pretese e ottenne svariati milioni di dollari), che sono ormai prigionieri e immersi nell’orrore della guerra a tal punto, da trasformarla in un luogo privato, metaforico dell’orrore umano. Per questo Kurtz deve essere annientato, perché rappresenta la guerra al suo stato estremo e forse più “puro”. E questa sua anti-ipocrisia non può che dar fastidio agli alti comandi, che così trovano la missione giusta per il delirio del capitano Willard, afflitto da una strana sindrome di spaesamento, ben rappresentata dalla sua follia e disperazione nelle sequenze iniziali del film.
“Andavo nel posto peggiore del mondo e ancora non lo sapevo” racconta Willard (Martin Sheen), un luogo dove comandanti esaltati, come il Colonnello Kilgore
(un grande Robert Duvall), possono decidere di far fare un po’ di surf ai loro ragazzi sotto le bombe dei mortai del nemico. Un luogo dove la morte è in agguato dietro ogni albero, o cespuglio. E dove essa viene dispensata in maniera del tutto arbitraria (vedi la scena della barca perquisita con il relativo massacro degli occupanti).
Willard risale il fiume alla ricerca del colonnello “impazzito” e, man mano che ne legge il dossier, la figura di Kurtz si delinea sempre meglio dentro in lui. Un personaggio dalle indubbie qualità, non un folle qualsiasi, e un po’ alla volta la curiosità di Willard si trasforma in una sorta di ammirazione. E quando dovrà compiere la sua missione segretissima (“porre fine al suo comando”), non lo farà tanto per obbedire agli ordini ricevuti, ma piuttosto per una specie di impulso interiore, di riconoscimento della necessità del sacrificio di Kurtz, che il Colonnello stesso sembra suggerirgli. Fino a trasformarsi, forse, egli stesso in Kurtz.
Film morale, sulla guerra sì, ma anche sull’uomo, sulle sue scelte, sulla follia che regola spesso i rapporti tra le persone, e sulla “necessità” della follia in un mondo assolutamente impazzito, Apocalypse Now resta un esempio insuperato di cinema di genere, che va assolutamente oltre il suo terreno, per trasformarsi in un dramma umano di dimensioni assolute.
Candidato a ben otto Oscar di cui due (sonoro e fotografia) vinti, Apocalypse Now è presentato in DVD in una confezione che ne permette di ricostruire le vicissitudini e le traversie. Il formato è widescreen, l’audio 5.1 (ma solo per la versione originale, 4.0 per quella italiana), con un’ampia scelta di sottotitoli, il trailer cinematografico originale, ampi estratti dalla brochure dell’epoca che ne permettono di ricostruire la storia delle riprese, più la famosa distruzione finale dell’accampamento di Kurtz, ormai “mitica”, comparsa/scomparsa a seconda delle versioni del film, che qui possiamo vedere accompagnati dal commento di Coppola, che ci racconta tutta la vicenda del “doppio” finale. Insomma un DVD che aiuta a capire e comprendere un fenomeno ed un evento, quel “non solo un film” che è stato Apocalypse Now
Davis Guggenheim
Commedia
Warner

Se avete dei preconcetti sui giovani americani di fine millennio, sulla loro incapacità di divertirsi a meno di imbottirsi di alcol e pasticche in discoteche e feste dove il sesso è più facile che suonare il campanello di casa, allora date un’occhiata a questo Gossip, che vi renderà ancora più saldi nelle vostre idee. Se invece siete in cerca di una storia divertente, o perlomeno originale, state alla larga da questo film decisamente superficiale. I suoi protagonisti sono talmente poco dotati dal punto di vista della materia grigia (e del carisma) che, quando uno di loro (James Marsden) se ne esce, durante una lezione universitaria, con le solite balle sul potere del pettegolezzo e su come le notizie (false o vere, poco importa) girino velocemente di bocca in bocca e di giornale in giornale, gli danno del genio e, per quella sera, rimorchierà più facilmente. Il gossip come esperimento sociale? Tre ragazzi ci provano, e mettono in giro la storia che tali Beau (Joshua Jackson) e Naomi (Kate Hudson), due pupi dell’alta borghesia, hanno avuto un rapporto carnale fugace ad una festa. Lo scoop vola alla velocità della luce, e i tre ragazzi potranno così osservarne la trasformazione ad ogni “passaggio”. Peccato che la Grande Balla inneschi un meccanismo imprevisto (dall’approccio si arriva alle voci di stupro), che alla fine arriva a colpire i suoi “creatori”. In DVD, Gossip offre un convincente pacchetto linguistico, con sottotitolazione anche in italiano anche per non udenti. Gli extra offrono i crediti degli autori, un trailer, il commento audio del regista Davis Guggenheim e di James Marsden, non sottotitolato, e, infine alcune, scene eliminate.

Avventura
Fox

ZERO COOL: QUESTO È IL NOME IN CODICE DI DADE MURPHY (JONNY LE MILLER, LA GIOVANE STAR DI TRAINSPOTTING). DADE È APPENA MAGGIORENNE MA È GIÀ UN'ISTITUZIONE NEL MONDO DEGLI "HACKERS", I PIRATI INFORMATICI.

Avventura
Warner

CHI IMMAGINAVA CHE L' INFERNO FOSSE BAGNATO? L' ATLANTICO SI INGROSSA CON MURI D' ACQUA CHE SUPERANO I 30 METRI. IL VENTO URLA A FORZA 12. E' IL GIORNO DI HALLOWEEN DEL 1991 E TRE IMPETUOSI FRONTI CLIMATICI - TRA CUI L' URAGANO GRACE - CONVERGONO PER CREARE LA PIU' GRANDE TEMPESTA DI TUTTI I TEMPI. GEORGE CLOONEY E MARK WAHLBERG GUIDANO UN CAST DI TALENTI IN QUESTA TORMENTATA AVVENTURA DI UOMINI INTRAPPOLATI IN MARE, CHE LOTTANO PER RAGGIUNGERE UN PORTO SICURO, SOSTENUTI DALLE IMPRESE EROICHE DELLE SQUADRE DI SOCCORSO AEREO E MARITTIMO, CHE METTONO A REPENTAGLIO LE PROPRIE VITE. MA C' E' UN' ALTRA STAR DI ECCEZIONE: IL FENOMENALE E TURBOLENTO OCEANO, SARETE TRAVOLTI DA ONDATE D' EMOZIONE.

Commedia
01

Un anno di progetto Erasmus in Spagna. Sesso, amori, amicizie, equivoci, sogni e desideri di un gruppo di ragazzi e ragazze in cerca di divertimento che si trovano a condividere un appartamento di Barcellona.